La traduzione ideale... scompare.
Tutto il resto dipende dall'originale.
Perché, come sostiene Umberto Eco, la pratica del tradurre è una faccenda seria che richiede un costante esercizio di pazienza e umiltà, ma anche e soprattutto una serie di impegnative decisioni circa il testo che si deve “voltare” da una versione di partenza già definita a una nuova, tutta da costruire.
La traduzione deve cioè trasferire l’originale in un’altra lingua, mantenendone non solo il contenuto concettuale, ma anche lo stile, l’impatto e magari, se voluta, l’ambiguità.
Non basta quindi che il traduttore conosca la lingua di partenza, deve conoscere anche la cultura del paese in cui nasce l’originale e soprattutto l’argomento trattato.
Il risultato ideale è un testo concepito come se l’autore stesso l’avesse scritto nella lingua di destinazione.